Rugombo, Burundi: rafforziamo la solidarietà
La catena di solidarietà in Burundi, basata sul dono di maialini, si sta allungando ma per accelerare i tempi don Audace Ndayishimiye vuole ampliare l’allevamento che è stato il punto di partenza della catena.
Possedere un maiale può cambiare molto la vita di una famiglia povera, infatti questo animale è utile in molti modi oltre che per il consumo alimentare: i suoi escrementi sono utili per fertilizzare i campi e l’urina è un ottimo insetticida biologico. Il meccanismo della “catena di solidarietà” è semplice: una famiglia riceve in dono una scrofa e si impegna a regolare i porcellini che nasceranno ad altre famiglie per condividere questa fonte di ricchezza.
Questa “catena” era già stata sperimentata con successo in alcune province del Burundi e dall’autunno 2024 don Audace ha avviato con l’aiuto del Gruppo India e di “La Casa di Lucia APS” di Palermo un altro centro di allevamento da cui prelevare le scrofe per le famiglie. Dopo le prime distribuzioni di maialini don Audace ha richiesto un ulteriore aiuto a entrambi per arricchirlo con nuovi animali (tra cui un altro verro), nuovi stalli e un pozzo per far fronte al maggior consumo d’acqua. Una parte di questa somma serve anche per le spese correnti dell’allevamento: il guardiano, l’alimentazione, il veterinario per i controlli sanitari e le medicine all’occorrenza.
Il pozzo sarà alimentato da pannelli solari ed è prevista la realizzazione di un punto di distribuzione acqua esterno al centro, in modo che possa essere usato anche dalla gente che vive nei dintorni; come pure l’energia elettrica prodotta dai pannelli sarà disponibile anche all’esterno per aumentare il numero di famiglie che beneficeranno del progetto.
Per collaborare al progetto e sentirsi quindi un “anello” della catena si può inviare un dono con la sigla progetto 920M. Ci siamo impegnati per 5.000 euro, ma ogni contributo è importante.
