Dicembre 2021 da Kattakode (Kerala, India)

Tra le varie località del Kerala sostenute, c’è Kattakode dove si trova il convento St. Joseph delle Suore Canossiane. Le Sorelle sostengono la popolazione locale in vari modi, sia curandone la crescita nella fede con incontri e catechismo, sia con varie altre attività a carattere sociale: visite periodiche a malati e anziani, corsi di formazione per giovani e adulti, asilo e doposcuola, sartoria per donne e ragazze. Ecco una breve lettera giunta recentemente, che ci porta l’eco di un anno difficile, ma vissuto con coraggio e inventiva…

Saluti affettuosi dalle Sorelle di Kattakode e dai beneficiari della nostra missione. Vi siamo profondamente grati per l’aiuto tempestivo che ci date per il miglioramento della nostra missione.

Il coronavirus ha colpito molto duramente il Kerala, tuttavia, anche se tante persone nel nostro villaggio sono state contagiate, il numero di morti a causa del Covid è stato relativamente basso.

Nel mese di giugno sono iniziate le lezioni on-line per i nostri bambini dell’asilo, mentre alcune sorelle hanno accompagnato con gioia gli operatori sanitari nei loro giri di assistenza ai malati, portando conforto spirituale e materiale oltre che medico.

Nei mesi di giugno e luglio, a causa della pandemia, le ragazze non sono potute venire alla scuola tecnica per il corso di sartoria, ma siamo riuscite a organizzare anche per loro lezioni on-line. Con la stessa modalità abbiamo condotto i programmi di orientamento per i giovani e i bambini.

La nostra zona è stata dichiarata più volte zona di contenimento e sottoposta a varie restrizioni. Per mesi la gente non è potuta andare a lavorare e la povertà è aumentata. Grazie all’aiuto generoso che ci avete inviato abbiamo potuto offrire un tempestivo sostegno economico a molti e somministrato due dosi di vaccino agli adulti.

Sono cadute piogge abbondanti fuori periodo, che hanno colpito gravemente i raccolti e messo i contadini in preda alla disperazione. Anche in questo caso siamo riuscite a intervenire e sopperire ai bisogni più urgenti del momento grazie al vostro sostegno.

Vi dobbiamo molto per tutto! Per questo vi assicuriamo che siete costantemente ricordati nelle nostre preghiere e voi, per favore, fate altrettanto per noi.

Grazie,
suor Daisy Jacob
(Responsabile della Comunità)

Novembre 2021 da Purnea (Bihar, India)

Nella diocesi di Purnea (Bihar) da molti anni sosteniamo vari ostelli sparsi in questo territorio nel nord-est dell’India, al confine con il Bangladesh. Nel corso del tempo ci sono state variazioni: alcuni ostelli non hanno avuto più bisogno del nostro sostegno, altri si sono aggiunti su richiesta del Vescovo. Attualmente sono 6 gli ostelli aiutati: St. Linus a Gopalpur, Vimal Hridaya a Banmankhi, St. Stephen a Raniganj, St. Vianney a Satmi e St. Xavier e St. Anne entrambi a Kishanganj. Per completare la panoramica sulla diocesi, il Gruppo India sostiene anche un Centro per la salute a Munshibari.

Alcuni ostelli sono molto grandi, come quello di Satmi che ospita ogni anno più di 400 ragazzi, altri più piccoli; nell’insieme il Gruppo India si fa carico dell’ospitalità di 256 ragazzi, coprendo per loro tutte le spese di vitto, alloggio, istruzione scolastica, vestiario, cure mediche quando necessario.

Già a settembre avevamo ricevuto da padre Augustine Toppo (tesoriere della diocesi) un’e-mail in cui ci descriveva una pessima situazione, ci aveva intristito e non avevamo avuto il coraggio di condividerla:

Dopo molto tempo ho pensato di scrivervi poche righe per raccontarvi di Purnea e specialmente dei bambini degli ostelli. La seconda ondata di Covid-19 ci ha gravemente colpiti. Tutto è stato chiuso e abbiamo perso anche alcuni sacerdoti.
Le scuole e gli ostelli sono chiusi da fine marzo. I bambini sono stati tagliati fuori dalla scuola e non hanno potuto continuare i loro studi a casa a causa della mancanza di una buona atmosfera educativa. A causa del Covid-19 le persone sono finanziariamente colpite. Grazie per il vostro amore e la preoccupazione per i bambini della diocesi di Purnea.

Per fortuna nell’ultima comunicazione ci descrive una situazione in via di miglioramento:

Saluti da p. Augustine!
Vorrei informarvi che la situazione è migliorata. Tutte le scuole, ostelli, dispensari e altre istituzioni sono state riaperte nella diocesi di Purnea. Ora i bambini hanno iniziato a venire a scuola e negli ostelli. Spero che il mese prossimo il numero possa aumentare… siamo felici che i bambini siano tornati per continuare i loro studi e speriamo che le cose vadano meglio in futuro. Grazie per il vostro amore e sostegno ai bambini della nostra diocesi.

E le belle notizie vanno condivise!

Ottobre 2021 da Vijayarai (Andhra Pradesh, India)

In Andhra Pradesh, uno stato del sudest dell’India, il Gruppo India sostiene varie scuole e ostelli e tra questi la St. Mary’s School delle Suore Maestre Pie Venerini che ogni anno ospitano una ventina di ragazze nell’ostello annesso grazie all’iniziativa “Adozione – borsa di studio”. Suor Celin ci rassicura sul buon inizio dell’anno scolastico (tutte le ragazze in presenza e senza problemi di salute) e continua:

Permettetemi di scrivere queste poche righe per esprimere i nostri sinceri ringraziamenti per l’aiuto tempestivo e l’interesse che avete mostrato per l’educazione delle 20-25 ragazze della nostra scuola che provengono dai villaggi vicini e risiedono nell’ostello. La maggior parte dei genitori di questi villaggi non sono istruiti e quindi non si preoccupano troppo di mandare i loro figli a scuola. Queste bambine che si avvalgono del vostro aiuto non sarebbero in grado di proseguire la loro istruzione senza il Gruppo India.

Da quando le ragazze sono sotto la nostra cura e guida, hanno iniziato a mostrare interesse per i loro studi e hanno imparato a lavorare sodo per illuminare il loro futuro. Ce ne rendiamo conto dal loro comportamento e dal loro stile di vita.

Riconosciamo il duro e instancabile lavoro che svolgete per questa nobile causa di educare tanti bambini in tutto il mondo. Preghiamo che il buon Dio dia successo a tutti i vostri sforzi e vi siamo molto debitrici.

Ancora una volta i nostri sinceri ringraziamenti e il nostro sostegno nella preghiera. Ringraziandovi, sinceramente vostra

Suor Celin

 

Settembre 2021 da Kisangani (R. D. Congo)

Nel 2020 grazie anche a un’eredità abbiamo donato un pullman al Liceo Anuarite di Kisangani, per facilitare la frequenza scolastica di tante ragazze. Questo autobus è gestito dall’Associazione “Laici Canossiani” che si è organizzata molto bene: le ragazze pagano un abbonamento mensile e ricevono in cambio una tessera (salvo alcune, appartenenti a famiglie particolarmente povere o con disabilità, che sono state esonerate dal pagamento); in questo modo l’autista e l’accompagnatore possono controllare agevolmente che solo chi ha diritto a questo trasporto salga sul mezzo.

Ora si è concluso il primo anno di esercizio, che ha avuto dei periodi di pausa per la chiusura del liceo a causa del corona-virus. Nonostante questo gli introiti hanno consentito di coprire tutte le spese (carburante, lubrificante, manutenzione, assicurazione e controlli periodici, pagamento stipendi) ed è anche rimasto qualcosa che è stato utilizzato per altre necessità.

Il signor Paul Katenga, coordinatore dell’Associazione, ci ha inviato una lettera ringraziando ancora per il dono del pullman e raccontandoci il bene fatto indirettamente dal Gruppo India:

– all’inizio dell’anno scolastico è stato distribuito materiale scolastico ai bambini delle famiglie più povere (libri, cancelleria, divise)
– è stato acquistato un pezzetto di terreno per una famiglia che aveva necessità di costruirsi una casa ma non aveva i mezzi per farlo
– l’8 febbraio, giorno di S. Bakhita, è stata organizzata un’eucarestia speciale insieme ai bambini malati; la condivisione della gioia di questa celebrazione ha colpito tutti
– un ragazzo orfano di entrambi i genitori, ferito in un incidente, ha ricevuto tutte le cure necessarie
– infine sono state pagate tutte le spese scolastiche di ragazze arrivate all’ultimo anno del liceo, ma che avrebbero dovuto abbandonare gli studi per problemi economici.

Così il bene fatto dagli amici del Gruppo India, materializzatosi in un mezzo di trasporto, si è moltiplicato e ha raggiunto tante altre persone in una catena d’amore.

Agosto 2021 da Mararal (Kenya)
Da circa tre anni stiamo sostenendo padre Jimmy Alexander Gil che opera nel territorio della tribù nomade dei Samburo (nei dintorni di Mararal, nel Kenya settentrionale, una zona semidesertica). Il loro sostegno economico deriva dall’allevamento di mucche, capre e pecore; si muovono con il loro bestiame alla ricerca di cibo e acqua. È una tribù tradizionale e patriarcale, con valori propri che sono rimasti nel tempo. La religione più diffusa è quella tradizionale; ma alcuni di loro sono cristiani. La maggioranza dei Samburo non ha istruzione scolastica in quanto sono pastori e sin da piccoli si occupano durante l’intera giornata del bestiame per ottenere il latte necessario al proprio sostentamento. A molti è negata l’opportunità di andare a scuola e pochi possono arrivare a una educazione superiore. Le ragazze, oltre a subire la pratica dell’infibulazione (se non viene praticata, la giovane non è considerata nella comunità) sovente sono date in sposa ancora bambine, a volte a uomini molto più anziani, e sono quindi costrette a lasciare la scuola per prendersi cura del marito e del bestiame; spesso rimangono vedove ancora giovani, col peso della famiglia sulle spalle.

Oltre a organizzare scuole serali per i piccoli pastori e corsi di alfabetizzazione per le loro mamme, entrambi finanziati dal Gruppo India, due anni fa padre Jimmy ci ha presentato due tra i pochi ragazzi che hanno completato gli studi superiori chiedendo aiuto per coprire almeno in parte le loro spese universitarie. Anche quest’anno ci aggiorna sui loro progressi…

Robert è il maggiore di cinque figli e i suoi genitori sono morti quando aveva 13 anni; da allora, essendo il primogenito, si prende cura dei fratelli. Robert è un ragazzo servizievole, aiuta in parrocchia utilizzando tutte le sue abilità. Vive i valori cristiani; è semplice, responsabile e amabile. Con l’aiuto della missione, ha potuto finire il liceo nel seminario minore della diocesi di Mararal. Per l’università si è trasferito a Eldoret, a circa 400 Km da casa sua, e qui studia per diventare maestro elementare per la sua comunità.

In base alla tempistica prevista, ora dovrebbe essere laureato e aver coronato i suoi sogni. Purtroppo non è così, perché la pandemia ha rallentato tutto: le università sono state chiuse per lunghi periodi e non sono riuscite a erogare corsi online. Robert è dovuto tornare a casa ma non ha rinunciato: ha continuato a studiare per essere pronto alla ripresa delle lezioni. Da poco è di nuovo in città, all’università; è responsabile del comitato studentesco per lo sport, la cultura e l’intrattenimento; sta facendo piccoli lavori per pagare almeno in parte le spese, aumentate per il prolungarsi degli studi. Ha voluto scrivere poche righe di ringraziamento:

Esprimo la mia più sincera gratitudine per avermi permesso di studiare. Ero elettrizzato all’idea di imparare e apprezzo profondamente il vostro supporto. Vi assicuro che mi impegno duramente ed è mia intenzione restituire alla società quanto ho ricevuto: prima come insegnante e poi, appena lo potrò fare, aiutando economicamente altri ragazzi.

Poi c’è Vivian, una ragazza che ora ha 23 anni. È la maggiore di nove figli, ha solo la madre. Lei come tutti i samburo da bambina pascolava il gregge, ma è stata colpita in volto dal ramo di un albero e ha perso un occhio. Sono davvero poche le ragazze Samburo che riescono a concludere l’istruzione secondaria e Vivian è una di loro. Vive in una comunità molto emarginata, si impegna molto nonostante il suo problema fisico e vorrebbe diventare maestra d’asilo. La sua università si trova a Mararal, quindi non si è dovuta allontanare molto da casa, ma comunque non avrebbe potuto proseguire gli studi senza un aiuto economico.

Anche lei è in ritardo sulla tabella di marcia per colpa della pandemia: Vivian durante la sospensione delle lezioni è tornata al villaggio natale e ha aiutato i suoi otto fratelli minori a studiare nonostante la chiusura delle scuole. Per lei che viene da un piccolo centro lontano dalla città (dove tutto si svolge secondo le tradizioni e le donne non hanno le stesse possibilità dei ragazzi), l’università è stata un’esperienza grandiosa, la scoperta di un mondo completamente nuovo, un’opportunità unica di crescere come donna e come professionista. A dicembre farà l’esame di Stato e ringrazia Dio e tutti noi di averle permesso di studiare.

Luglio 2021 da Vinh Thanh (Vietnam)
Ogni anno dal 2013 il Gruppo India sostiene nello studio 200 bambini e ragazzi del delta del Mekong (nel Vietnam meridionale), dalle elementari fino al liceo. Anche se i loro genitori non guadagnano abbastanza per pagare le tasse scolastiche, le divise, i libri e tutto il materiale necessario, possono frequentare varie scuole statali solo grazie all’aiuto di tanti donatori.

Come ogni anno, suor Mary (Suore Adoratrici della Santa Croce) ci ha aggiornato sui risultati: il 25,5% dei ragazzi ha ottenuto il massimo dei voti e un altro 45,5% si è fermato appena un gradino più in basso. Purtroppo ci sono stati anche 9 ragazzi che non hanno superato l’anno scolastico, per colpa della pandemia: alcuni si sono trasferiti altrove seguendo i genitori alla ricerca di un nuovo lavoro, altri hanno abbandonato la scuola per andare essi stessi a lavorare e aiutare la famiglia.

A nome degli studenti poveri, vorrei dire grazie mille per il vostro cuore generoso e il vostro sostegno. Posso dire con sicurezza che senza il vostro aiuto, gli studenti poveri non potrebbero andare a scuola e quindi il loro futuro non potrebbe cambiare. Per favore aiutateli anche il prossimo anno. La vostra generosità porterà a questi bambini un futuro più giusto. Vi prego di accettare i nostri sinceri ringraziamenti.

Che il Signore vi benedica tutti

Suor Mary Truong Thi Phuong Dung, LHC

Oltre a queste belle notizie di carattere generale, suor Mary ci ha voluto far conoscere la storia di Duyen, una giovane donna che oggi ha 24 anni e dopo il liceo ha studiato “Nutrizione e Scienze Culinarie” all’Università dell’Industria Alimentare di Ho Chi Minh City (la principale città del Vietnam meridionale). Si è laureata l’anno scorso, ottobre 2020, e ha già trovato un lavoro stabile sempre a Ho Chi Minh City. Il suo stipendio è molto buono, ora può prendersi cura di se stessa e di sua madre.

Ma questo per Duyen è un sogno che sembrava irrealizzabile: suo padre ha lasciato lei e la madre quando aveva sei anni. La mamma non aveva un lavoro e ha improvvisato un piccolo commercio, ma i soldi guadagnati erano pochi. A Duyen piaceva molto studiare ed era brava, ma come pagare le tasse scolastiche? Così sua mamma ha chiesto aiuto alle Suore Adoratrici della Santa Croce che hanno dato a Duyen una delle adozioni-borse di studio del Gruppo India.

Duyen ha dimostrato di meritare questo aiuto: non solo era molto brava a scuola, ma sapeva come aiutare i suoi compagni. Quando era al liceo, dopo le lezioni, riuniva gli studenti poveri della scuola elementare o media e insegnava loro come fare i compiti, senza farsi pagare.

Dopo il diploma, Duyen ha scelto di continuare all’università, lavorando come commessa part-time per coprire le spese e aiutare la madre che nel frattempo si era ammalata. È stato un periodo difficile per Duyen, tuttavia ha fatto del suo meglio per superarlo e c’è riuscita. Ora ha un lavoro stabile come sognava.

Finite le grandi preoccupazioni economiche, Duyen vuole restituire un po’ di quello che ha ricevuto e lavora come volontaria nella cucina di rifugi per orfani e anziani. Con un gruppo di amici ha anche organizzato una raccolta di fondi per comprare coperte per gli anziani senzatetto nella stagione invernale.

È bellissimo aver contribuito a donare al mondo una giovane donna forte e generosa, che sta restituendo l’amore ricevuto, creando una catena di solidarietà.

Duyen riceve una delle borse di studio al liceo Duyen oggi, al lavoro… …e impegnata nel volontariato

Giugno 2021 da Gjader-Lezhe (Albania)
Com’è ormai tradizione, i bambini e ragazzi albanesi ospiti di “Casa Rozalba” sono andati al mare per una breve vacanza e ringraziano chi li sostiene inviando le foto di questa loro bella esperienza: i volti sereni e sorridenti sono la migliore testimonianza che si può ricevere da chi nonostante la giovane età deve affrontare grandi difficoltà.

“Casa Rozalba” è una casa famiglia delle Suore Maestre Pie Venerini che dal 2015 accoglie bambine e ragazze che per vari e gravi motivi non possono più vivere nella famiglia di origine. Oltre a loro (sono mediamente una ventina), altrettanti bambini e ragazzi sono accolti durante il giorno ma poi rientrano a casa propria per la notte portando a una quarantina il totale dei ragazzi che frequentano la Casa.

Questo è l’unico centro residenziale nel territorio di Lezhe per minori in difficoltà e a rischio ed è contattato dai servizi sociali di tutta la nazione. Impossibile rispondere positivamente a tutti, bisogna fare una scelta e ovviamente si accolgono le bambine che provengono dalle situazioni più drammatiche: sono ragazze dai 7 ai 18 anni che hanno subito violenze all’interno della loro famiglia, sono orfane che hanno conosciuto la durezza di un orfanotrofio dove avveniva di tutto, abusi compresi! Dall’anno scorso c’è anche un’ospite piccolissima: una bambina abbandonata in strada, come fosse un rifiuto, che è stata portata qui dalla polizia e ora ha due anni. Le ragazze restano fino al compimento della maggiore età, alcune accompagnate gradualmente a un reinserimento in famiglia (quando è possibile) mentre altre saranno seguite con un progetto di semi-autonomia (una struttura attigua, dove vivono da sole ma sempre sotto l’occhio vigile delle suore che le aiutano a gestire se stesse e la casa fino a diventare completamente autonome).

Presso la struttura alloggiano due religiose e una volontaria che fa da mamma; ci sono poi psicologo e psicoterapeuta e tre operatori sociali reperiti localmente e competenti per agire in contesti delicati. Infine c’è una nutrita partecipazione di volontari per le attività di animazione, sostegno allo studio e per tutti gli altri servizi di cui necessita il centro.

Maggio 2021 da Mwanza (Tanzania)

Il dispensario Nyakahoja si trova nel distretto di Nyamagana, nella regione di Mwanza in Tanzania; qui le Suore Canossiane offrono due servizi denominati CTC (centro di consulenza e trattamento per clienti/pazienti che sono affetti da HIV o AIDS) e RCH (Salute dell’infanzia e dell’età riproduttiva). Entrambi sono ambulatori attivi dal lunedì al venerdì, ma il servizio RCH può anche ricoverare alcune donne e bambini che non sono in buone condizioni di salute, mentre il CTC effettua visite domiciliari per assicurarsi che le cure e le precauzioni consigliate siano seguite correttamente. Nel 2020 sono state oltre 3.000 le persone aiutate, sempre a titolo gratuito.

La struttura riesce a offrire servizi di qualità ai nostri clienti/pazienti grazie al grande sostegno ricevuto dal Gruppo India. Apprezziamo molto il vostro spirito di dedizione ai bisognosi.

Ecco due storie di chi ha beneficiato di questo sostegno: Amos e Anna, un uomo e una donna che desiderano ringraziare chi li ha aiutati in momenti molto difficili per loro, pur senza conoscerli.

Sono grato a Dio Onnipotente che mi ha portato qui e ringrazio anche il personale del dispensario Nyakahoja per il servizio instancabile che mi ha offerto. Prima di venire qui ero andato in tre cliniche diverse, ma non ho potuto continuare a causa della scarsa qualità del servizio che mi veniva fornito e perché non avevo denaro per pagare. Nel dispensario Nyakahoja ho sperimentato una cura tenera e amorevole. Sono venuto in questo dispensario con un’enorme ferita al piede. Il medico ha ordinato di controllare la glicemia e i risultati hanno rivelato che era altissima. Ho iniziato a curare il diabete, a prendere potenti antibiotici e mi hanno medicato due volte al giorno. Sono felice perché ora posso mettere il piede a terra e camminare. Sono grato perché so che con il Covid-19 molte cose sono venute a mancare, anche le forniture, ma nessuno ha smesso di prendersi cura di me anche se mancavano le protezioni. Che Dio vi dia la forza affinché possiate continuare a rivelare il suo volto a chi ha bisogno come me. Grazie per il vostro sostegno.

Amos G.

Anna M. era incinta quando è venuta alla clinica con delle eruzioni cutanee sul petto. Nella valutazione si è scoperto che si trattava di herpes zoster. Durante la visita piangeva e quando le è stato chiesto perché, ha detto: “Quando mio marito ha capito che avevo sviluppato questa malattia, è scappato e mi ha lasciata in una casa in affitto con due bambini di cui prendermi cura”. È stata messa sotto farmaci antivirali, antibiotici, vitamine e con medicazioni quotidiane. Quando non poteva camminare fino alla struttura, le è stato garantito il trasporto. Inoltre le sono stati forniti alcuni nutrienti per aumentare la sua immunità. È triste che dai controlli si sia scoperto che è positiva all’HIV, ma quando due mesi fa ha partorito la gioia è stata grande: il bambino è perfettamente sano.

Aprile 2021 da Sylhet (Bangladesh)

Stiamo aiutando dei ragazzi del Bangladesh (quasi tutti figli di lavoratori nelle coltivazioni di tè) a seguire dei corsi di studi superiori: alcuni si sono iscritti all’università, altri frequentano corsi tecnici. Sono tutti giovani di buona volontà, ma provengono da famiglie che non possono sostenere le spese degli studi: alcuni di loro hanno già ricevuto aiuti per arrivare al diploma. Due di loro sono ormai vicine al traguardo: una ha terminato gli studi in Infermieristica e ora sta facendo l’obbligatoio tirocinio, l’altra deve solo discutere la tesi in Scienze Sociali ma già ha trovato lavoro presso una grande compagnia. Gli altri 11 sono impegnati a studiare e sono tutti immensamente grati a chi ha voluto dare loro questa possibilità; due ragazze hanno voluto comunicare con noi direttamente e ci hanno scritto: le lettere sono indirizzate al presidente, ma sono destinate a ciascunto di voi!

Caro presidente e collaboratori del Gruppo India,
prima di tutto vi ringrazio moltissimo. Vi rendo grazie con tutto il cuore. Sono veramente grata a tut­ti voi per il vostro aiuto finanziario. Grazie molto a tutti voi ancora e ancora per essere al mio fianco nella mia brutta situazione. Tutti voi siete come angeli per me, che mi avete aiutato e mi avete salvato dal do­ver interrompere gli studi.

I miei studi vanno avanti bene col vostro sostegno. Mi servono altri due anni per completare il cor­so di “Chartered Accountancy” (titolo equivalente al nostro ragioniere commercialista). Al termine dei due anni potrò impiegarmi e sarò in grado di sostenere la mia famiglia. L’attuale situazione della mia famiglia è di grande povertà, perché mio padre ha perso il lavoro a causa della pan­demia e in questo momento di crisi è molto difficile trovare un altro lavoro nel mio Paese. Stiamo pas­sando un momento veramente duro, io sono veramente senza aiuto e impossibilitata ad aiutare la mia famiglia perché non ho ancora completato gli studi.

In queste circostanze, dal profondo del cuore vi chiedo sostegno finanziario fino al termine dei miei studi. Ho davvero bisogno del vostro aiuto. Per favore non lasciatemi sola in questi momenti difficili e nella mia povera situazione. Rispettosamente

Jacklin

Caro presidente e collaboratori tutti del Gruppo India,
saluti calorosi e un profondo rispetto per il vostro servizio da Sylhet, Bangladesh.

Sono Elizabeth, di Horincherra Tea Estate. Mio padre è un lavoratore dei giardini del tè e io sto studiando per avere il diploma in Scienze Infermieristiche e Ostetricia. Come lavoratore nei giar­dini del tè, mio padre guadagna molto poco, per questo ha molte difficoltà a sostenere le spese per i miei studi. Ma io sto continuando perché mi aiuta finanziariamente il Gruppo India. Per questo io sono vera­mente grata al Gruppo India e a tutti i suoi benefattori. Quest’anno io completerò i 3 anni del corso da infermiera, poi vorrei fare domanda per un corso di specializzazione. Perciò vi chiedo di continuare a supportarmi fino al completamento della specializzazione, così che io possa avere buone opportunità di lavoro.

Una volta ancora, io estendo i miei sinceri ringraziamenti a voi per la vostra generosità. Prego per tutti voi e ricordo tutti i benefattori nelle mie preghiere per il Gruppo India. Vi auguro tutto il meglio. Sinceramente vostra,

Elizabeth

Marzo 2021 da Paraspada (Gujarat, India)

A Paraspada il Gruppo India ha collaborato alla costruzione di una grande scuola, intitolata a padre Pesce. Vicino alla scuola c’è un ostello (chiamato Par Nar) che ospita i bambini e i ragazzi provenienti dai villaggi più lontani per consentire loro la frequenza. Scuola e ostello sono stati chiusi a lungo per la pandemia, ma gli insegnanti si sono organizzati per continuare come possibile le lezioni e mantenere i rapporti con gli alunni. Padre Lazarus D Souza, S.J., ci ha inviato una lettera con gli auguri per la prossima Pasqua e il racconto di questi ultimi mesi (le foto a corredo ritraggono i bambini felici nello scorso anno scolastico…).

Vi auguro gioia e pace di Pasqua. Sono felice di scrivervi questa lettera di Pasqua e anche una parola di apprezzamento e gratitudine per il vostro generoso sostegno ai nostri bambini tribali, una grande benedizione pasquale per loro.

Par Nar ha avuto i momenti di buio e di luce nel nostro viaggio nel tempo del covid-19. Quando l’ostello ha dovuto chiudere, i bambini avevano lasciato tutto qui: le loro borse, i quaderni, i piatti e i loro vestiti erano qui perché i nostri bambini speravano di tornare entro un mese all’ostello. Ahimè! Non è successo. I bambini sono rimasti a casa più del previsto e ormai è passato un anno. I ragazzi, chiusi in casa, sono diventati impazienti e difficili.

Ashwin di Satmali, che frequentava la X classe, ha perso la vita. Aveva il desiderio di guadagnare una piccola somma extra per comprarsi un Android per gli studi online. Mentre lavorava sui binari della ferrovia, è morto a causa di un incidente ferroviario. Suo padre Hirabhai mi ha detto: “Gli avevo detto di no, Android ha preso la sua vita”. Saraswati di Chikhalikor stava studiando a casa per l’XI standard, una ragazza brava e intelligente. Durante il periodo di chiusura ha avuto una relazione con un giovane, tutti ne hanno parlato e lei si è suicidata. Ragazzi in crescita che hanno finito la loro vita non realizzando nemmeno uno dei loro sogni. In un momento tutte le speranze sono andate in frantumi e mi chiedo, ora, cosa succederà?

C’è un detto: “nel momento del buio accendi una candela”. Questo è l’approccio che Par Nar ha adottato per il miglioramento dei bambini della nostra zona. Anche il morale degli insegnanti era sceso, ma sono stati stimolati a costruire la personalità degli studenti in modo diverso. Gli insegnanti hanno preso la decisione di andare nei villaggi per essere nelle case dei bambini per insegnargli e aiutarli a crescere. Hanno preso delicatamente la loro mano e gli hanno insegnato a scrivere e a leggere come buone madri per 10 mesi. Ci siamo resi conti che i bambini non erano educati all’igiene e che i genitori li lasciavano con gli anziani della famiglia. Il vostro generoso aiuto e il vostro cuore amorevole sono sempre stati una risposta per aiutare i bambini e in questa occasione dare loro razioni di cibo su base mensile. I bambini hanno festeggiato Diwali e Natale in modo significativo e con gioia.

Par Nar ha sperimentato la non cooperazione dei genitori per gli studi regolari nei villaggi. Abbiamo anche sperimentato l’opposizione di una certa parte della gente del villaggio per quanto riguarda il cibo per i bambini: “Perché solo a questi bambini, perché non date anche a noi? Ci sono altre famiglie!” Abbiamo scelto i più trascurati nei villaggi come vecchi e malati, vedove e donne incinte che hanno preso luce dalla candela. Ho visto la luce in molti eventi della vita nella situazione pandemica e ho condiviso la speranza, la gioia e la luce nella vita della gente. Voglio dire a voi amici che questo è stato possibile solo grazie al vostro amorevole intervento e sostegno e al profondo amore per i nostri figli. Il testimone che mi avete trasmesso l’ho dato ai miei amorevoli figli e ai loro genitori. Questo è possibile perché siamo figli della resurrezione.

La luce continua a brillare ora… le scuole sono state riaperte in varie fasi: prima la X e la XII classe (che hanno esami finali), poi la IX e la XI, dal 18 febbraio la scuola ha riaperto ai bambini dalla VI all’VIII classe. Le istituzioni educative hanno riaperto ma il governo non ha dato il permesso di aprire ostelli e pensioni. Spero che nel prossimo mese le cose migliorino per il bene dei bambini. Spero che la luce del vaccino aiuti a superare questa situazione pandemica. Anche se la scuola è stata riaperta, ci sono molte domande e dubbi da parte dei genitori. Le domande riguardano il tipo di esame per gli studenti, il tipo di programma insegnato nella scuola… Queste sono domande a cui non possiamo rispondere perché il governo non ha dato direttive chiare riguardo al programma e agli esami per i bambini della scuola primaria.

Ho visto i miei alunni, i genitori e gli abitanti dei villaggi passare attraverso il mistero della morte e della vita, dell’oscurità e della luce. Ognuno di noi rinnoverà la sua morte personale al peccato e condividerà la resurrezione della vita in Gesù. Ognuno di noi dirà di nuovo il suo “” a Gesù che porta vita, luce e gioia nella nostra vita. Vi auguro una buona Pasqua. La resurrezione di Cristo dai morti è la promessa che la vita e l’amore vinceranno sempre sulla morte, la malattia e l’odio. Nella sua risurrezione la creazione ricomincia. Che il Signore risorto vi conceda pace e gioia. Assicuro le mie preghiere e raccomando a tutti voi la protezione di Dio nelle mani amorevoli del Padre Misericordioso che solo è la nostra gioia e speranza. Sinceramente vostro,

Padre Lazarus D Souza, S.J.

Puoi leggere anche il racconto completo di un normale anno scolastico e qui una testimonianza di qualche anno fa.

Febbraio 2021 da Khartoum (Sudan)

A Khartoum e dintorni le suore di S. Giovanna Antida svolgono varie attività a favore della popolazione. In particolare il Gruppo India le sostiene nella conduzione di due scuole (nelle zone di Bahri ed Ezba), del centro di catechesi, di un dispensario. Le aiuta anche per varie emergenze che si presentano e per quelle che durano da anni. Prima di lasciare la parola a suor Luna, responsabile della scuola di Ezba, ecco una breve presentazione di questa realtà. La scuola sorge all’estrema periferia di Khartoum, praticamente nel deserto, dove si sono raccolte famiglie molto povere, fuggite da luoghi di guerra e di fame e che ora sopravvivono in tende e baracche, coperte di stracci e teli di plastica e facendo piccoli lavori precari. La scuola è frequentata da circa 880 bambini e ragazzi, dai 3 ai 14 anni, che ricevono istruzione di qualità, materiale scolastico, un pasto al giorno, materiale per l’igiene e l’uniforme, indossata con fierezza.

Altre informazioni sulla realtà di Ezba e di altre zone del Sudan sono raccontate in questo documento che risale a qualche anno fa ma che è ancora drammaticamente attuale.

Prima di tutto vorrei esprimere i miei sinceri ringraziamenti e gratitudine per il vostro sostegno e contributo all’educazione dei nostri bambini a Ezba. Grazie al vostro generoso contributo riusciamo a soddisfare i bisogni educativi di questi bambini emarginati che hanno urgente bisogno di uscire dall’ignoranza. Grazie a voi possiamo aiutare alcuni genitori a pagare le tasse scolastiche dei figli e fornire una semplice colazione agli studenti, aiutandoli ad andare avanti nella giornata, specialmente quelli che spesso non trovano un pasto a casa.

Inoltre, sempre grazie a voi, ogni tanto possiamo offrire ai bambini dei semplici regali che creano in loro una sensazione inimmaginabile e una volta l’anno li accompagniamo in una breve gita. Non dimentichiamo l’importanza di fornire quaderni e materiale scolastico ad ogni studente per aiutarli nel loro processo di apprendimento.

Ma, come in ogni cosa, ci sono gioie e sfide, e anche noi affrontiamo tante sfide: per esempio le interruzioni di corrente che nel nostro caso causano il blocco della rete idrica della scuola e questo ci costringe a mandare a casa gli alunni perché manca l’acqua potabile e quella per i servizi igienici. Siamo state in grado di eseguire alcuni lavori di manutenzione ma dobbiamo ancora riparare dei banchi. Con un gran numero di studenti e lo spazio limitato, non abbiamo abbastanza aule per soddisfare le richieste del Ministro dell’Istruzione in questa situazione di corona virus (necessità di distanziamento sociale). Il confinamento ha lasciato molti genitori disoccupati e questo porterà molti studenti poveri ad abbandonare la scuola. Ci auguriamo che il vostro sostegno regolare ci aiuterà ad affrontare queste sfide, in modo da non negare a nessuno studente il diritto di imparare e di sognare un futuro migliore e più luminoso.

Quest’anno è stato un anno critico, con condizioni di vita difficili e un grave problema di salute, per tutti: studenti, insegnanti e genitori. Dalla crisi dei trasporti, alla mancanza di pane, all’alto costo della vita e alla difficoltà di procurarsi medicinali. L’anno accademico in Sudan è stato ripetutamente posticipato più volte, dallo scorso giugno, a settembre, a ottobre. In ottobre abbiamo ripreso le lezione per alcune classi per un mese e poi sono state nuovamente rinviate a gennaio… Abbiamo provato ad organizzare lezioni online per l’ottava classe durante il periodo del blocco ma a causa della mancanza di infrastrutture adeguate (computer, interruzioni di corrente e alto costo di Internet) nella scuola e per gli studenti il risultato non è stato ottimale. Ogni giorno di ritardo nell’anno scolastico ha conseguenze immediate e future, incluso l’abbandono scolastico. Abbiamo riscontrato che il problema è grave soprattutto tra gli adolescenti; tre delle nostre studentesse sono rimaste incinte, mentre più della metà degli studenti tra i 7 e i 14 anni lavora nella fabbrica di mattoni.

Abbiamo preso tutte le misure e effettuato i preparativi necessari per l’inizio del nuovo anno scolastico fornendo libri, quaderni, documenti, uniformi scolastiche, materiale scolastico e forniture sanitarie come mascherine, sterilizzatori, strumenti per l’igiene… Abbiamo fatto anche tutta la preparazione necessaria per la formazione degli insegnanti all’insegnamento attivo per essere in grado di concentrarci sullo sviluppo del bambino e sul dargli ogni supporto per imparare e utilizzare varie strategie di apprendimento.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la vostra generosità. Crediamo sempre che, grazie al vostro aiuto, stiamo contribuendo alla formazione di un ambiente pacifico e produttivo che risponda alle esigenze accademiche, sociali e di sviluppo di tutti i nostri studenti. E prepararli a diventare studenti compassionevoli e di successo in futuro.

Siamo molto fortunati ad avere il vostro aiuto, grazie ancora per il vostro generoso supporto e speriamo di avere ancora il vostro sostegno per affrontare queste sfide di incertezza.

Suor Luna

Gennaio 2021 da Vinh (Vietnam)

Le suore della carità di Santa Giovanna Antida Thouret accolgono nel foyer di Vinh (Vietnam) molte ragazze provenienti da vari villaggi, per consentire loro di proseguire gli studi universitari in un ambiente protetto. Il Gruppo India contribuisce alle spese universitarie e di alloggio delle ragazze. Ecco cosa ci scrivono, raccontando la vita quotidiana di queste giovani:

Gentilissimi benefattori del Gruppo India,

“Grazie a voi!…”. È una semplice espressione ma carica di valore. È una parola in cui vediamo racchiusi ed espressi i tanti sacrifici, solidarietà e generosità da parte vostra, e una grande riconoscenza e gratuità da parte nostra. È l’espressione di un sentimento che viene da cuore e che vogliamo rivolgervi in questa occasione, alla conclusione dell’anno 2020 e all’apertura di un nuovo cammino nel 2021. È l’occasione più opportuna per noi per esprimervi tutta la nostra gratitudine per tutto quello che ci permettete di fare soprattutto per la formazione integrale e la crescita di tante giovani, nella speranza che possano vivere e sviluppare la vita nella dignità da figlie di Dio.

Vi raccontiamo le attività quotidiane che le nostre ragazze compiono ogni giorno. La maggior parte del tempo e delle loro energie sono per gli studi; normalmente vanno scuola al mattino poi nel pomeriggio studiano a casa. Oltre a studiare, quando sono a casa, danno una mano alle suore aiutandole a far mangiare ai bambini dell’asilo nido. È un modo per aiutarle ad essere a contatto con la vita, e sopratutto con i bambini per imparare a prendersi cura degli altri e difendere la vita.

Nel tempo libero e nei fine settimana imparano a fare i balli tradizionali, giocano, preparano biglietti augurali per occasioni speciali, confezionano addobbi floreali (a volte anche come servizio per la Chiesa locale o per venderli e contribuire alle spese). Sono momenti di rilassamento, ma anche formativi che le aiutano a uscire da se stesse, a mettersi in gioco, per imparare a collaborare e a integrarsi nel gruppo mettendo in comune i propri talenti. Imparano anche a suonare e a cantare… usando le pianole ricevute in dono dal Gruppo India. Grazie ancora anche per questo utilissimo dono!

Per il sostentamento della vita quotidiana, coltivano anche la terra per avere le verdure e allevano animali per avere carne, uova… È un modo per prendere coscienza dell’importanza di aver cura del creato e per avere cibi più naturali e più sani senza troppe spese. Così possono anche imparare a crescere nella coscienza di rendersi autonome e responsabili della propria sopravvivenza.

Quest’anno, nel periodo delle grandi alluvioni che ci hanno pesantemente colpiti, anche le nostre ragazze hanno collaborato alle attività di sostegno e di solidarietà con le persone colpite, preparando pacchi di vestiti, cibo e altri beni di prima necessità…

Carissimi benefattori, con tutte e ciascuna delle ragazze del foyer, vi diciamo ancora una volta “grazie!”. Vi chiediamo di continuare ad essere per noi un punto di sostegno perché possiamo avere più sicurezza e serenità per camminare verso il futuro di speranza.

Tutte insieme, noi suore e le ragazze del foyer di Vinh, chiediamo al Signore di colmare il vostro cammino di vita e quello dei vostri cari di gioia e felicità.

Suor Teresa Nguyen Thi Phuong

Leggi le lettere arrivate in precedenza: 2020201920182017201620152014