
Autunno 2025
Carissimi benefattori, questo notiziario vi giunge in prossimità del Giubileo del Mondo Missionario del 4-5 ottobre cui anche il Gruppo India partecipa con una significativa rappresentanza.
È un’occasione importante per pregare, insieme a tutte le realtà che hanno a cuore le missioni, perché si affrontino i nodi profondi che generano ingiustizia e sono alla base di un mondo nel quale ancora si muore di fame, c’è carenza di istruzione, si manifesta lo sfruttamento sul lavoro (anche minorile), si rischia nel manifestare il proprio credo…
Uno di questi nodi è il debito che i Paesi poveri hanno accumulato nel tempo: è impossibile, infatti, eliminare la povertà quando 3,4 miliardi di persone vivono in Paesi che spendono più per il pagamento degli interessi che per l’assistenza sanitaria e l’istruzione. In occasione del Giubileo e nel rispetto del senso profondo di questa ricorrenza, la Chiesa ha chiesto “una riduzione immediata del debito, inclusa la cancellazione e la ristrutturazione, nonché l’accesso a finanziamenti agevolati, soprattutto per quei Paesi africani, i Paesi meno sviluppati e quelli senza accesso al mare, il cui debito è a livelli insostenibili”. Si tratta, come ha ricordato papa Leone, di una via di riconciliazione civile ma anche personale. Si pensi, in tal senso, alle tante iniziative di microcredito sociale che il Gruppo India ha promosso negli anni e che hanno permesso a tante persone di avviare piccole attività economiche o sanare debiti che impedivano una vita dignitosa.
Un altro aspetto di fondo su cui ci ha invitato a riflettere, pregare ed operare papa Francesco a partire dall’enciclica Laudato Si’ risiede nel debito ecologico, in particolare tra Nord e Sud del mondo, legato “agli squilibri commerciali con effetti sull’ambiente e all’uso sproporzionato delle risorse naturali da parte di alcuni Paesi”, mentre “i più poveri e vulnerabili sopportano il peso maggiore degli impatti climatici”.
Carissimi, accingiamoci, quindi, a leggere questo nostro notiziario ricco di tante iniziative legate, tra l’altro, all’inizio delle attività scolastiche un po’ in tutti i Paesi, guidati da queste riflessioni ma, ancor più, avendo lo sguardo giusto perché lo sguardo fa la differenza in quanto esprime ciò che abbiamo nel cuore. Come ci ha recentemente detto papa Leone “Si può vedere e passare oltre oppure vedere e sentire compassione. C’è un vedere esteriore, distratto e frettoloso, un guardare facendo finta di non vedere, cioè senza lasciarci toccare e senza farci interpellare dalla situazione; e c’è un vedere, invece, con gli occhi del cuore, con uno sguardo più profondo, con un’empatia che ci fa entrare nella situazione dell’altro, ci fa partecipare interiormente, ci tocca, ci scuote, interroga la nostra vita e la nostra responsabilità”.