
Rajaf, Sud Sudan: nuove aule per la scuola
L’aumento del numero di scolari spinge le suore di S. Antida a costruire due nuove aule per la scuola e c’è bisogno anche del nostro aiuto nonostante il grande impegno locale. Il Gruppo India è a fianco delle suore a Rajaf sin dall’inizio della missione nel 2012. Questa è una delle località maggiormente danneggiate dai lunghi anni di guerra, qui tante persone vivono in vera e propria miseria materiale e intellettuale. Molto importante è il servizio offerto nel campo dell’istruzione che ha avuto un grande impatto sulla popolazione, compresa quella dei villaggi circostanti.
Oggi le famiglie sono consapevoli dell’importanza di istruire i propri figli, nonostante le difficoltà della vita; ci sono ragazzi e ragazze che raggiungono livelli universitari anche se altri abbandonano la scuola primaria o secondaria, poiché il costo della vita aumenta ogni giorno.
L’anno scorso, con l’arrivo a Rajaf dei rifugiati dal Sudan e da altre regioni del Paese, il numero degli alunni ha raggiunto quota 400 e le suore hanno dovuto avviare due nuove classi per la scuola primaria inaugurando così un sistema di doppi turni perché le aule sono insufficienti. La situazione non è facile da gestire e c’è grande confusione nell’orario degli insegnanti.
Per questo insegnanti e suore hanno sottoposto le loro difficoltà agli anziani dei villaggi che lavorano per il governo; ed essi hanno risposto positivamente offrendo alla scuola un sostegno che copre l’80% della spesa totale necessaria per la costruzione di due nuove aule. È un impegno importante, segno che è tutta la comunità a volersi far carico della necessità di istruire i bambini e merita una risposta positiva anche da parte nostra coprendo il rimanente 20% (8.800 euro) e rendere così possibile la realizzazione di questo progetto che ridurrà sofferenza e disagi per bambini e insegnanti.
Ogni contributo inviato col codice 875S si trasformerà in mattoni, calce, pittura e domani in istruzione per i bambini da poco arrivati a Rajaf e che si aggiungono a quelli già sostenuti dal nostro progetto principale di adozione-borsa di studio!