
Kisangani, R.D.Congo: piscicoltura
Contribuiamo ad ampliare un’impresa di piscicoltura e agricoltura per dare lavoro ad altre famiglie. Il microcredito: un piccolo sostegno a chi non può andare in banca a chiedere un prestito.
Alcuni anni fa a Kisangani, grazie a un contributo del Gruppo India, l’associazione A.B.C.D.E.F acquistò un terreno per avviare un allevamento ittico e un grande orto. L’acronimo dell’associazione sta per “Association des Biens de la Coopérative de Développement de l’Etat des Familles” (associazione dei beni della cooperativa di sviluppo dello stato delle famiglie) e il benessere delle famiglie che ne fanno parte è il suo scopo principale. L’associazione è diretta da Bernard, un laico canossiano padre di cinque figli, e lo stagno e l’orto offrono lavoro e reddito sicuro a quattro lavoratori, capi famiglia, oltre a un impiego occasionale ad altre persone nei periodi in cui c’è bisogno di manodopera aggiuntiva.
Ora la A.B.C.D.E.F vorrebbe aumentare la produttività dello stagno, immettendo un buon numero di avannotti e assumere di conseguenza altro personale. La difficoltà è solo economica perché il bilancio dell’associazione è praticamente in pareggio: dove reperire le risorse necessarie all’estensione di questa piccola impresa? Perché non rivolgersi a chi già aveva dimostrato di essere sensibile a questa forma di aiuto che è il microcredito?
Così suor Bruna ci ha inviato questa richiesta: un piccolo contributo di 1000 euro (codice progetto 330F), per dare una mano alla A.B.C.D.E.F e quindi alle famiglie che troveranno un lavoro sicuro.
Vi ringraziamo sinceramente per la fiducia riposta in noi e vi assicuriamo che il vostro aiuto sarà gestito correttamente al fine di raggiungere l’obiettivo di questo progetto.
Bernard e i soci della A.B.C.D.E.F
È veramente il mettere in pratica il detto di insegnare a pescare a chi ha fame piuttosto che regalargli un pesce e se questa associazione continuerà ad avere successo altre famiglie saranno sensibilizzate a imitarne l’esempio e a non arrendersi e scoraggiarsi davanti alla situazione economica disastrosa del Paese.