Madagascar: Antoinette e Nicolas
Da alcuni anni sosteniamo l’opera di padre Jeannot, un gesuita che lavora nella zona di Benenitra, nel sud del Madagascar. Si alternano vari progetti per la salute, il microcredito, l’istruzione… tutti al supporto di una popolazione molto povera e isolata dal resto del mondo.
Durante la campagna per la salute del 2021 sono state salvate molte vite: bambini malnutriti che hanno ricevuto integratori alimentari, pazienti afflitti da parassitosi, donne che hanno scoperto la possibilità di partorire in un dispensario con l’aiuto di un’ostetrica invece che da sole nella propria capanna…
Tra queste donne c’è Antoinette, che era stata già seguita attentamente durante tutta la gravidanza perché aspettava due gemelli. Una notte è arrivata con le doglie al dispensario di suor Philemonde, infermiera e ostetrica. Antoinette era sola, perché il marito era lontano per motivi di lavoro. La prima a presentarsi è stata la bambina, podalica; c’è voluta tutta la bravura ed esperienza di suor Philemonde, ma verso le 6 la piccola è nata. Il fratellino non sembrava avere la stessa intenzione, si faceva attendere… Alle 8:30 doveva iniziare la messa e la suora ha inviato un messaggio a padre Jeannot, spiegando la situazione. Tutti i presenti in chiesa hanno iniziato a pregare per Antoinette e verso le 9:30 è nato anche il maschietto: molto debole, di soli 2 chili e mezzo, ma sano. Anche la neo mamma si è ripresa presto.
Al rientro del padre sono stati scelti i nomi dei due gemellini: Myriam Brigitte e Jean Yves Macron. Con una parte del contributo del progetto Fanamby 4 (la quarta sfida alla povertà lanciata da padre Jeannot) è stata regalata una busta alla famiglia per aiutarli ad affrontare i primi mesi.
Nicolas invece è un uomo di 25 anni che da tempo soffriva molto: la mascella era gonfia e dolorante. La sua malattia gli è costata molto denaro e ha dovuto vendere 3 zebù per farsi curare da guaritori che usano le erbe, ma la situazione non migliorava. Era disperato quando ha incontrato padre Jeannot che lo ha indirizzato al dispensario. Anche suor Philemonde non ha potuto far nulla per curarlo, ma lo ha accompagnato a Tuléar (una città più grande, a circa 200 km di distanza) dove c’è un ospedale. Qui le indagini hanno rivelato la presenza di un tumore e dopo un ciclo di radioterapia Nicolas è stato operato. Ora è completamente guarito.