A Kisangani (R. D. Congo) le suore Canossiane gestiscono un liceo femminile, i cui professori sono pagati dal governo. Si tratta però di uno stipendio molto basso, non sempre retribuito con regolarità, spesso interrotto nei mesi di vacanza. Per ovviare almeno in parte a questi problemi le suore cercano di integrare le entrate dei professori con aiuti economici straordinari in momenti particolari: malattie in famiglia (non esiste una sanità sociale che si faccia carico di medicine, visite, ospedalizzazioni), spese impreviste o particolarmente onerose per l’istruzione dei figli… Inoltre per rendere il sostegno meno estemporaneo si dà ai professori un contributo per dare il via a microprogetti a conduzione familiare: allevamento di maiali, polli, capre; acquisto e lavoro di campi e orti; altre attività che la fantasia o le situazioni contingenti suggeriscono.

Vogliamo illustrarvi alcune delle realizzazione di questi microprogetti che aiutano notevolmente le famiglie dei professori del liceo.

il professor Okenge

Uno molto particolare è quello del professor Okenge. Quest’uomo, bravissimo insegnante di matematica, ha una salute precaria che non gli permette di svolgere attività fisiche con dispendio di energia. Allora che ha fatto? Ha comperato, un poco per volta, un centinaio di poltrone di plastica che affitta a gruppi che organizzano incontri, feste o assemblee. Il ricavato lo divide in due: una parte la affida alla moglie per un piccolo commercio che assicura almeno un pasto al giorno, l’altra serve per pagare, almeno in parte, le rette scolastiche dei figli.

Il microprogetto più realizzato è quello dell’allevamento dei maiali, perché quando mamma maialina partorisce non ci sono mai meno di sei, sette piccoli, vera ricchezza per la famiglia; alcuni professori arrivano a pagare abbastanza facilmente almeno tre, quattro rette scolastiche dei figli. Certo c’è da tener conto che, nella situazione drammatica di miseria che sta vivendo il paese, i ladri sono numerosi e le ruberie all’ordine del giorno, ma i professori non si scoraggiano, cercano di rinforzare il porcile, stabiliscono turni di guardia notturni con i figli più grandi, e la vita continua, perché qui… chi si ferma è perduto!

Alcuni, per non pagare più l’affitto e avere un tetto sicuro (senza il pericolo di essere sfrattati da un giorno all’altro, cosa purtroppo molto frequente), stanno costruendosi la casa un poco alla volta, fabbricandosi loro stessi i mattoni per risparmiare. Altri hanno avviato un’impresa di piscicoltura in uno stagno qui vicino.

Insomma, i professori dimostrano di utilizzare al meglio il piccolo aiuto che ricevono e sono veramente grati per questo, come testimoniano le parole di sr Bruna:

Carissimi tutti,
intanto vi ringraziamo per il frutto della vostra generosità che ancora ci è giunto a bene di tanti.
Davvero questi microprogetti hanno ridato loro un poco di speranza, perché il nostro povero Congo sta rotolando verso il baratro a causa della politica mal gestita e tutta tesa a sfruttare ogni possibilità per arricchirsi: i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri.
E chi detiene il Potere… si siede sulla paura del popolo. A volte ci vuole coraggio a credere in un futuro migliore, ma le piccole e grandi luci accese da persone generose come voi, aiutano a non abbandonare la lotta.

Sr Bruna

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