Da piccoli e spontanei gesti sono nate grandi iniziative:

“… mi sono laureato in chimica e mando ai bambini tutti i miei regali”
“… ci stiamo per sposare… ci mandi dei cartoncini e li daremo al posto delle bomboniere inviando ai bambini il relativo costo”
“… ero uscito per comprarmi un computer da studio… ma poi ho pensato che era meglio dare un tetto sicuro ad una famiglia…”
“… una nonna ha lasciato ai nipotini e al ‘bambino indiano’ la stessa cifra in eredità…”
“… invio questo anello… a cosa serve tenerlo in un cassetto o al dito?…”

Un esempio ce lo racconta Madre Teresa di Calcutta:

Alcune settimane fa sono venuti due giovani alla nostra casa dandomi molto denaro per nutrire la gente.
Chiesi loro: “Dove avete trovato così tanto denaro?”
Ed essi risposero: “Ci siamo sposati due giorni fa. Prima del matrimonio abbiamo deciso che non avremmo avuto abiti da matrimonio e neppure feste. Diamo a voi il nostro denaro.”
Per un Indù di alto ceto sociale questo è uno scandalo.
Poi chiesi loro: “Perché avete fatto questo?”
Ed ecco la strana risposta che mi diedero: “Ci amiamo a tal punto che volevamo donare qualcosa ad un altro, per cominciare la nostra vita insieme con un sacrificio.”
Mi ha colpito moltissimo vedere come queste persone fossero affamate di Dio. Un modo per concretizzare l’amore l’uno per l’altra era di fare questo grandissimo sacrificio.

 

Siamo tutti chiamati a vivere l’amore nel quotidiano,
“inventando” nuovi modi di aiutare e di coinvolgere la famiglia e gli amici.